Pineta Grande Hospital
Non possiamo dare un voto alle strutture private in quanto il Ministero della Salute non ne pubblica i dati di attività
8 Recensioni (non influenzano il voto)
Scrivi una recensione
I migliori ospedali nei dintorni

L'innovazione di oggi,la salute di domani
Il podcast dedicato ai professionisti del mondo della salute
Le scoperte che trasformeranno il mondo della salute.
Scoperte che faranno parte davvero del nostro domani, selezionate da Thatmorning e raccontate da Daniela Faggion, che in ogni puntata dà voce alle eccellenze italiane in prima persona.
Indirizzata all''ospedale per affrontare un complesso intervento chirurgico, non ho avuto il tempo di sentirmi sconfortata perché appena entrata ho respirato subito l''accoglienza, la professionalità, l''attenzione al paziente. In pochissimo tempo sono tornata a vedere la luce e le sofferenze ora sono solo un ricordo.
Mi rimane un senso di profonda gratitudine.
Verso il primario di ortopedia, il prof. Raffaele Russo, un vero mago della chirurgia, un luminare che ti spiega in modo semplice ogni dettaglio, e verso il suo meraviglioso team fatto di giovani eccellenti sul piano professionale e non solo: il dottore Giuseppe Della Rotonda, preparatissimo e prodigo di spiegazioni anche via whatsapp, il dr. Michele Ciccarelli, pemuroso e attento nella dimissione, il dr. Alfonso Fedele, competente e scrupolosissimo nelle visite di controllo, l''anestesista Ugo De Crescenzo, attento anche a come farti adagiare in sala operatoria.
Non solo gentilezza ma vero e proprio amore cristiano con il caposala Savino Moccia e tutto il team: impossibile ringraziare tutti quelli che si sono avvicendati nei giorni di ricovero, perché non conosco i nomi.
Ricordo Pasquale e Flavia, infermieri premurosi e attenti, Mimmo e Domenico, os simpatici e disponibili.
E per la pulizia - spettacolare - ricordo Alla.
Dietro tutto questo, la regia silente ma palpabile di un grande imprenditore, il dottor Vincenzo Schiavone.
Grazie a tutti: non mi sono mai sentita un DRG da annotare su una cartella clinica, come mi era invece capitato in altre latitudini!
Mi rimane anche un grande arricchimento, perché ho potuto "sentire" quello che per anni ho teorizzato su un piano razionale: è possibile coniugare la qualità professionale con l''efficienza, e l''efficienza con il calore umano, ed è possibile anche in un sistema sanitario regionale ampiamente sotto-finanziato, come quello campano.
Paola Adinolfi
Indirizzata all''ospedale per affrontare un complesso intervento chirurgico, non ho avuto il tempo di sentirmi sconfortata perché appena entrata ho respirato subito l''accoglienza, la professionalità, l''attenzione al paziente. In pochissimo tempo sono tornata a vedere la luce e le sofferenze ora sono solo un ricordo.
Mi rimane un senso di profonda gratitudine.
Verso il primario di ortopedia, il prof. Raffaele Russo, un vero mago della chirurgia, un luminare che ti spiega in modo semplice ogni dettaglio, e verso il suo meraviglioso team fatto di giovani eccellenti sul piano professionale e non solo: il dottore Giuseppe Della Rotonda, preparatissimo e prodigo di spiegazioni anche via whatsapp, il dr. Michele Ciccarelli, pemuroso e attento nella dimissione, il dr. Alfonso Fedele, competente e scrupolosissimo nelle visite di controllo, l''anestesista Ugo De Crescenzo, attento anche a come farti adagiare in sala operatoria.
Non solo gentilezza ma vero e proprio amore cristiano con il caposala Savino Moccia e tutto il team: impossibile ringraziare tutti quelli che si sono avvicendati nei giorni di ricovero, perché non conosco i nomi.
Ricordo Pasquale e Flavia, infermieri premurosi e attenti, Mimmo e Domenico, os simpatici e disponibili.
E per la pulizia - spettacolare - ricordo Alla.
Dietro tutto questo, la regia silente ma palpabile di un grande imprenditore, il dottor Vincenzo Schiavone.
Grazie a tutti: non mi sono mai sentita un DRG da annotare su una cartella clinica, come mi era invece capitato in altre latitudini!
Mi rimane anche un grande arricchimento, perché ho potuto "sentire" quello che per anni ho teorizzato su un piano razionale: è possibile coniugare la qualità professionale con l''efficienza, e l''efficienza con il calore umano, ed è possibile anche in un sistema sanitario regionale ampiamente sotto-finanziato, come quello campano.
Mario Capasso
Maria Cristiano
Per non parlarle di un ago che non trovavano in sala operatoria e credevano di averlo lasciato dentro la mia compagna di degenza, nel mio caso era una garza, ma fortunatamente le hanno trovate fuori dai nostri uteri.
Mi sento anche di nominare Gabriele Vallefuoco, di una bontà e dolcezza immensa unico medico che al mattino nel giro mi visitava, perché la mia ferita da cesareo non è stata mai e dico mai controllata a differenza della mia compagna di degenza, e quando l ho fatto presente mi è stato detto che non era possibile. I primi accessi per le flebo avevano la cannula piegata e solo dopo due giorni un infermiera mi ha ascoltata e l''ha tolta. Per non parlare del nido e di come mi hanno fatta sentire dei pediatri che sono venuti in stanza anche lì tra mille cambi turno solo due si sono fermate a supportarmi per l allattamento e per le mie perplessità. Inutile dirvi che era il mio primo figlio e che è stato veramente un trauma grazie a tutte quelle persone che non dovrebbero nemmeno farlo questo lavoro. Una struttura bellissima, pulita e curata alla quale manca almeno nel reparto di ginecologia UMANITA eccetto rari casi in cui mi sono imbattuta.
Mai più vorrò tornare lì, doveva essere l esperienza più bella della mia vita trasformata in un incubo.
PS. ci tengo a precisare che purtroppo non sono stata l unica, tantissime ragazze che hanno partorito con me insieme ai parenti hanno assistito a questo scempio sulla loro pelle, credevo di essere stata l unica ma all''uscita parlando ci siamo rese conto che non era così.
Stanza 161 B.
GRAZIE A QUEI POCHI ANGELI CHE HO INCONTRATO, SIETE RARI MA PREZIOSI.
Sara Coppola
Per non parlarle di un ago che non trovavano in sala operatoria e credevano di averlo lasciato dentro la mia compagna di degenza, nel mio caso era una garza, ma fortunatamente le hanno trovate fuori dai nostri uteri.
Mi sento anche di nominare Gabriele Vallefuoco, di una bontà e dolcezza immensa unico medico che al mattino nel giro mi visitava, perché la mia ferita da cesareo non è stata mai e dico mai controllata a differenza della mia compagna di degenza, e quando l ho fatto presente mi è stato detto che non era possibile. I primi accessi per le flebo avevano la cannula piegata e solo dopo due giorni un infermiera mi ha ascoltata e l''ha tolta. Per non parlare del nido e di come mi hanno fatta sentire dei pediatri che sono venuti in stanza anche lì tra mille cambi turno solo due si sono fermate a supportarmi per l allattamento e per le mie perplessità. Inutile dirvi che era il mio primo figlio e che è stato veramente un trauma grazie a tutte quelle persone che non dovrebbero nemmeno farlo questo lavoro. Una struttura bellissima, pulita e curata alla quale manca almeno nel reparto di ginecologia UMANITA eccetto rari casi in cui mi sono imbattuta.
Mai più vorrò tornare lì, doveva essere l esperienza più bella della mia vita trasformata in un incubo.
PS. ci tengo a precisare che purtroppo non sono stata l unica, tantissime ragazze che hanno partorito con me insieme ai parenti hanno assistito a questo scempio sulla loro pelle, credevo di essere stata l unica ma all''uscita parlando ci siamo rese conto che non era così.
Stanza 161 B.
GRAZIE A QUEI POCHI ANGELI CHE HO INCONTRATO, SIETE RARI MA PREZIOSI.
Vittorio Riccio
Sara Corvino
Rosaria il tuo cognome
ALLA DOTTORESSA MEREDITH UN PARTICOLARE ABBRACCIO PER AVER COCCOLATO LUDOVICO COME UNA MAMMA!
LO CONSIGLIO SIA PER LA PULIZIA E PROFESSIONALITA''!!!!!!
PATRIZIA il tuo cognome
ALLA DOTTORESSA MEREDITH UN PARTICOLARE ABBRACCIO PER AVER COCCOLATO LUDOVICO COME UNA MAMMA!
LO CONSIGLIO SIA PER LA PULIZIA E PROFESSIONALITA''!!!!!!