Casa Di Cura Villa Bianca
Non possiamo dare un voto alle strutture private in quanto il Ministero della Salute non ne pubblica i dati di attività
8 Recensioni (non influenzano il voto)
Scrivi una recensione
I migliori ospedali nei dintorni

L'innovazione di oggi,la salute di domani
Il podcast dedicato ai professionisti del mondo della salute
Le scoperte che trasformeranno il mondo della salute.
Scoperte che faranno parte davvero del nostro domani, selezionate da Thatmorning e raccontate da Daniela Faggion, che in ogni puntata dà voce alle eccellenze italiane in prima persona.
A rileggere adesso, post ricovero, la presentazione di quel che si farebbe a Villa Bianca per la “riabilitazione intensiva” di pazienti con disturbi del movimento (anche gravi, dichiarano loro) viene solo uno sbotto di bile e scoramento. «Eccellenza riconosciuta», dicono loro. Riconosciuta da chi??
Trattandosi di struttura privata che è però accreditata dal Sistema Sanitario Nazionale, ci si chiede anche chi, CHI MAI CONTROLLA se fanno quel che dichiarano nella cosiddetta Carta dei servizi.
Ho avuto un familiare ricoverato (gennaio 2023) con pregressa diagnosi di Parkinson e inviato lì per una “riabilitazione intensiva e globale” come si richiede in questi casi. Hanno cominciato subito con sedute di fisioterapia in palestra, una al mattino, una al pomeriggio. Bene. Al quarto giorno ho cominciato a chiedere alla fisiatra se prevedevano interventi di altri specialisti. «Sì… ancora è arrivato da poco… poi attiveremo anche altre figure…Del resto non sono io che devo dire alla logopedista cosa fare…».
All’ottavo giorno ho di nuovo fatto pressione e mi rispondono che la terapista occupazionale e la logopedista sono state avvertite. Dopo altri due giorni abbiamo la «diagnosi» finale. La terapista occupazionale ha fatto due sedute e pensa che basta così: «il paziente fa fatica a trattenere le indicazioni che gli do; sarebbe inutile continuare, e poi questa non è una priorità perché lui adesso ha altri problemi, di movimento, di equilibrio…».
Dalla logopedista stesse parole: «l’ho visto e mi sembra che sia inutile continuare, perché il paziente fa fatica a trattenere le indicazioni che gli do»,
Infine, la fisiatra ci informa: «anche in palestra i risultati saranno difficili perché il paziente non ricorda le indicazioni che gli dà il fisioterapista; se oggi gli corregge una posizione e domani lui la ripete sbagliata, allora è difficile lavorare perché lui non è collaborante».
Ce ne siamo andati anzi tempo.
Senza fisioterapista occupazionale che non è una priorità, senza logopedia che non è una priorità, senza nessuna altra attività a parte le due sedute in palestra, significa che un paziente che doveva fare una riabilitazione intensiva e globale in una struttura che dichiara «particolare eccellenza nella Riabilitazione Neuromotoria», sta seduto o a letto inattivo per 22 ore.
PRECISAZIONE NON SECONDARIA: il familiare di cui parlo non è affatto tanto grave come i casi che loro dicono di trattare. Prima del ricovero lavorava per quanto aiutato, si muoveva col deambulatore, si occupava di sé anche se con l’aiuto di qualcuno, faceva fisioterapia in palestra con buoni risultati.
È tornato a casa visibilmente con meno equilibrio e capacità di movimento. Bel risultato per una struttura di eccellenza, no?
ROBERTA ABBONDANZA
A rileggere adesso, post ricovero, la presentazione di quel che si farebbe a Villa Bianca per la “riabilitazione intensiva” di pazienti con disturbi del movimento (anche gravi, dichiarano loro) viene solo uno sbotto di bile e scoramento. «Eccellenza riconosciuta», dicono loro. Riconosciuta da chi??
Trattandosi di struttura privata che è però accreditata dal Sistema Sanitario Nazionale, ci si chiede anche chi, CHI MAI CONTROLLA se fanno quel che dichiarano nella cosiddetta Carta dei servizi.
Ho avuto un familiare ricoverato (gennaio 2023) con pregressa diagnosi di Parkinson e inviato lì per una “riabilitazione intensiva e globale” come si richiede in questi casi. Hanno cominciato subito con sedute di fisioterapia in palestra, una al mattino, una al pomeriggio. Bene. Al quarto giorno ho cominciato a chiedere alla fisiatra se prevedevano interventi di altri specialisti. «Sì… ancora è arrivato da poco… poi attiveremo anche altre figure…Del resto non sono io che devo dire alla logopedista cosa fare…».
All’ottavo giorno ho di nuovo fatto pressione e mi rispondono che la terapista occupazionale e la logopedista sono state avvertite. Dopo altri due giorni abbiamo la «diagnosi» finale. La terapista occupazionale ha fatto due sedute e pensa che basta così: «il paziente fa fatica a trattenere le indicazioni che gli do; sarebbe inutile continuare, e poi questa non è una priorità perché lui adesso ha altri problemi, di movimento, di equilibrio…».
Dalla logopedista stesse parole: «l’ho visto e mi sembra che sia inutile continuare, perché il paziente fa fatica a trattenere le indicazioni che gli do»,
Infine, la fisiatra ci informa: «anche in palestra i risultati saranno difficili perché il paziente non ricorda le indicazioni che gli dà il fisioterapista; se oggi gli corregge una posizione e domani lui la ripete sbagliata, allora è difficile lavorare perché lui non è collaborante».
Ce ne siamo andati anzi tempo.
Senza fisioterapista occupazionale che non è una priorità, senza logopedia che non è una priorità, senza nessuna altra attività a parte le due sedute in palestra, significa che un paziente che doveva fare una riabilitazione intensiva e globale in una struttura che dichiara «particolare eccellenza nella Riabilitazione Neuromotoria», sta seduto o a letto inattivo per 22 ore.
PRECISAZIONE NON SECONDARIA: il familiare di cui parlo non è affatto tanto grave come i casi che loro dicono di trattare. Prima del ricovero lavorava per quanto aiutato, si muoveva col deambulatore, si occupava di sé anche se con l’aiuto di qualcuno, faceva fisioterapia in palestra con buoni risultati.
È tornato a casa visibilmente con meno equilibrio e capacità di movimento. Bel risultato per una struttura di eccellenza, no?
Claudio Fiore
Diego Bartelle
Un lavoro mirato ed assiduo da parte di tutto lo staff sia dei fisioterapisti che psicologa.
Complimenti per l'' impegno e la professionalità dimostrata.
Un semplice grazie
in particolare alla terapista Dr. LANFRANCHINI LICIA
alla psicologa Dr. CANALE SABRINA
Antonella Invernali
Un lavoro mirato ed assiduo da parte di tutto lo staff sia dei fisioterapisti che psicologa.
Complimenti per l'' impegno e la professionalità dimostrata.
Un semplice grazie
in particolare alla terapista Dr. LANFRANCHINI LICIA
alla psicologa Dr. CANALE SABRINA
Lucia Anastasia
Maria Apicella
LO CONSIGLIO VIVAMENTE
BENEDETTA DI TOMMASO
LO CONSIGLIO VIVAMENTE
Specializzati nei disturbi del movimento e parkinsonismi.
Struttura un po' vecchia
Nadia Ciccarelli
Specializzati nei disturbi del movimento e parkinsonismi.
Struttura un po' vecchia