La struttura
Questa struttura risulta nel suo complesso ottima e nell'ultimo periodo la sua valutazione è stabile.
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Specializzazione
Reparti
Discreto reparto, con valutazione superiore alla media nazionale.
Nel reparto di medicina interna si trattano: prevenzione, diagnosi, terapia non chirurgica di tutti gli organi di un individuo (cuore, polmoni, reni, fegato ecc). In questo reparto hai diritto a 21 minuti di assistenza medica e 2.1 ore di assistenza infermieristica al giorno. La degenza media in questo reparto è di 5 giorni , la media italiana nei reparti analoghi è di 10 giorni . I reparti analoghi hanno mediamente 56 posti letto in Italia.
Ottimo reparto, con valutazione molto superiore alla media nazionale.
Nel reparto di neurochirurgia si trattano: chirurgia del cervello, della colonna spinale e dei nervi. In questo reparto hai diritto a 28 minuti di assistenza medica e 4.4 ore di assistenza infermieristica al giorno. La degenza media in questo reparto è di 8 giorni , la media italiana nei reparti analoghi è di 10 giorni . I reparti analoghi hanno mediamente 25 posti letto in Italia.
Ottimo reparto, con valutazione molto superiore alla media nazionale.
Nel reparto di neurologia si trattano: patologie del sistema nervoso centrale e periferico. In questo reparto hai diritto a 21 minuti di assistenza medica e 3.2 ore di assistenza infermieristica al giorno. La degenza media in questo reparto è di 9 giorni , la media italiana nei reparti analoghi è di 10 giorni . I reparti analoghi hanno mediamente 23 posti letto in Italia.
Ottimo reparto, con valutazione molto superiore alla media nazionale.
Nel reparto di neuropsichiatria infantile si trattano: sviluppo neuropsichico e suoi disturbi, neurologici e psichici, nell'età fra zero e diciotto anni. In questo reparto hai diritto a 3.2 ore di assistenza infermieristica al giorno. La degenza media in questo reparto è di 7 giorni , la media italiana nei reparti analoghi è di 8 giorni . I reparti analoghi hanno mediamente 11 posti letto in Italia.
Buon reparto, con valutazione superiore alla media nazionale.
Nel reparto di pensionanti si trattano: accoglienza di pazienti ostetriche o ginecologiche a garanzia della personalizzazione dell'assistenza. In questo reparto hai diritto a 0 minuti di assistenza medica al giorno. La degenza media in questo reparto è di 6 giorni , la media italiana nei reparti analoghi è di 4 giorni . I reparti analoghi hanno mediamente 13 posti letto in Italia.
Discreto reparto, con valutazione allineata alla media nazionale.
Nel reparto di terapia intensiva si trattano: cure intensive al paziente critico. Supporto delle funzioni vitali, monitoraggio continuo, intervento immediato. In questo reparto hai diritto a 12.1 ore di assistenza infermieristica al giorno. La degenza media in questo reparto è di 18 giorni , la media italiana nei reparti analoghi è di 15 giorni . I reparti analoghi hanno mediamente 12 posti letto in Italia.
Indirizzo
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L'innovazione di oggi,la salute di domani
Il podcast dedicato ai professionisti del mondo della salute
Le scoperte che trasformeranno il mondo della salute.
Scoperte che faranno parte davvero del nostro domani, selezionate da Thatmorning e raccontate da Daniela Faggion, che in ogni puntata dà voce alle eccellenze italiane in prima persona.
La storia Atassia spinocerebellare
Per il resto, soddisfatta!
Antonietta Matranga
Per il resto, soddisfatta!
Riferito al reparto di NEUROCHIRURGIA
Riscrivo che mamma ad aprile ha compiuto 88 anni, il Dott. Broggi l ha operata e oggi ha una vecchiaia serena e dignitosa grazie al Besta, al dott. Broggi. Auguro a chi ne avrà bisogno, la nostra bellissima esperienza.
Gnocchi Enrica
Riscrivo che mamma ad aprile ha compiuto 88 anni, il Dott. Broggi l ha operata e oggi ha una vecchiaia serena e dignitosa grazie al Besta, al dott. Broggi. Auguro a chi ne avrà bisogno, la nostra bellissima esperienza.
Riferito al reparto di NEUROCHIRURGIA
La premessa era una diagnoso di "probabile idrocefalo normoteso".
Il dott. Morgan Broggi 3 mesi prima dopo aver visionato esami e aver visitato per oltre mezz ora (rivolgendosi a lei come una paziente da aiutare e non come una vecchia in prossimità demenza), afferma che è disponibile ad intervenire con l inserime to di uno Shunt peritoneale. Operazione in
Gnocchi Enrica
La premessa era una diagnoso di "probabile idrocefalo normoteso".
Il dott. Morgan Broggi 3 mesi prima dopo aver visionato esami e aver visitato per oltre mezz ora (rivolgendosi a lei come una paziente da aiutare e non come una vecchia in prossimità demenza), afferma che è disponibile ad intervenire con l inserime to di uno Shunt peritoneale. Operazione in
Riferito al reparto di NEUROCHIRURGIA
Buona sera, oggi 01/08/2022 avevo programmato un intervento di decompressione cervicale c/o il reparto Neurochirurgia 4 intervento da eseguirsi dal dott. COSTA FRANCESCO, convocato alle ore 8,30 con Tampone già fatto, entrato in reparto ore 9,30, poi lunghissima attesa e dopo svariate volte chiesto agli infermieri a che ora venisse fatto l'' intervento, nel frattempo il mio vicino di letto entrato 45 minuti dopo viene chiamato
in sala operatoria.
Nel frattempo continuo a chiedere e le solite risposte appena chiamano dalla sala operatoria.
Intanto passano le ore, a digiuno dalle ore 24 del 31/07/2022 senza terapie ( che sono tantissime ) senza bere, alle ore 17,30 si presenta in Dott. Innocenti ( collaboratore del Dott. Costa, dicendomi che l'' intervento non sarebbe stato possibile eseguire in quanto i tempi ormai era troppo tardi, che si erano verificati degli intoppi e lungaggini in sala operatoria, e doveva essere riprogrammato non si sa quando e da ritornarmene a casa.
1) Io non abito dietro l'' angolo, ma bensì a 60 KM. e non avevo più nessuno per farmi venire a prendere, mia moglie se ne era andata alle ore 13,00, nell'' attesa a casa della telefonata come era andato l'' intervento; o dormire sotto una pianta o arrangiarmi con un Taxì per ritornamene a casa con dei costi non indifferenti.
2) Io chiedo se questo è il modo di comportarsi, non potevo essere avvisato subito nel primissimo pomeriggio, visto che sapevano che il mio intervento durava più di 3 ore.
Questo comportamento è al limite dell'' inciviltà, per un Istituto Besta così rinomato e fiore all'' occhiello.
Se il comportamento è sempre cosi nei casi di imprevisti, dio me ne liberi da raccomandarlo.
Visto che dovevo eseguirne più di 1 dovrò valutare attentamente cosa fare, dono molto abbattuto, moralmente, e psicologicamente, dovrò affrontarli con una pessima fiducia.
luigi repetti
Buona sera, oggi 01/08/2022 avevo programmato un intervento di decompressione cervicale c/o il reparto Neurochirurgia 4 intervento da eseguirsi dal dott. COSTA FRANCESCO, convocato alle ore 8,30 con Tampone già fatto, entrato in reparto ore 9,30, poi lunghissima attesa e dopo svariate volte chiesto agli infermieri a che ora venisse fatto l'' intervento, nel frattempo il mio vicino di letto entrato 45 minuti dopo viene chiamato
in sala operatoria.
Nel frattempo continuo a chiedere e le solite risposte appena chiamano dalla sala operatoria.
Intanto passano le ore, a digiuno dalle ore 24 del 31/07/2022 senza terapie ( che sono tantissime ) senza bere, alle ore 17,30 si presenta in Dott. Innocenti ( collaboratore del Dott. Costa, dicendomi che l'' intervento non sarebbe stato possibile eseguire in quanto i tempi ormai era troppo tardi, che si erano verificati degli intoppi e lungaggini in sala operatoria, e doveva essere riprogrammato non si sa quando e da ritornarmene a casa.
1) Io non abito dietro l'' angolo, ma bensì a 60 KM. e non avevo più nessuno per farmi venire a prendere, mia moglie se ne era andata alle ore 13,00, nell'' attesa a casa della telefonata come era andato l'' intervento; o dormire sotto una pianta o arrangiarmi con un Taxì per ritornamene a casa con dei costi non indifferenti.
2) Io chiedo se questo è il modo di comportarsi, non potevo essere avvisato subito nel primissimo pomeriggio, visto che sapevano che il mio intervento durava più di 3 ore.
Questo comportamento è al limite dell'' inciviltà, per un Istituto Besta così rinomato e fiore all'' occhiello.
Se il comportamento è sempre cosi nei casi di imprevisti, dio me ne liberi da raccomandarlo.
Visto che dovevo eseguirne più di 1 dovrò valutare attentamente cosa fare, dono molto abbattuto, moralmente, e psicologicamente, dovrò affrontarli con una pessima fiducia.
Riferito al reparto di NEUROCHIRURGIA
luigi repetti
Riferito al reparto di NEUROCHIRURGIA
Sono stato operato dal dr. Andrea Saladino per un macroadenoma ipofisario. A distanza di 2 mesi dall''intervento, la risonanza magnetica non da evidenza di residui dell''adenoma, ho recuperato la vista compromessa per la compressione del chiasma ottico, ho recuperato le funzioni dell''ipofisi.
Mi sento di raccomandare fortemente l''Istituto Besta e il dr. Andrea Saladino per la grande professionalita, competenza e disponibilità che ho potuto riscontrare.
Franco Corè
Sono stato operato dal dr. Andrea Saladino per un macroadenoma ipofisario. A distanza di 2 mesi dall''intervento, la risonanza magnetica non da evidenza di residui dell''adenoma, ho recuperato la vista compromessa per la compressione del chiasma ottico, ho recuperato le funzioni dell''ipofisi.
Mi sento di raccomandare fortemente l''Istituto Besta e il dr. Andrea Saladino per la grande professionalita, competenza e disponibilità che ho potuto riscontrare.
Riferito al reparto di NEUROCHIRURGIA
Francesco Cappiello
Riferito al reparto di NEUROCHIRURGIA
Caltanissetta GIAMMUSSO
Riferito al reparto di NEUROLOGIA
Anche i suoi collaboratori, infermieri tutti molto gentili e disponibili ad aiutarti. Certo che consiglio ospedale Besta hanno una professionalità che non va messa in discussione.
Grazie a tutto l’Ospedale e specialmente reparto di neurochirurgia A. Siete i migliori
Graziella De Lorenzo Meo
Anche i suoi collaboratori, infermieri tutti molto gentili e disponibili ad aiutarti. Certo che consiglio ospedale Besta hanno una professionalità che non va messa in discussione.
Grazie a tutto l’Ospedale e specialmente reparto di neurochirurgia A. Siete i migliori
Riferito al reparto di NEUROCHIRURGIA
Cristina Corradini
Riferito al reparto di NEUROCHIRURGIA
Vincenzo Arachi
Riferito al reparto di NEUROLOGIA
FIDUCIOSO CHE NON ME NE VOGLIANO PER QUESTA DIMENTICANZA , DICO LORO CHE SONO UNICHE.
TONI DENTICI DA PALERMO
ANTONINO DENTICI
FIDUCIOSO CHE NON ME NE VOGLIANO PER QUESTA DIMENTICANZA , DICO LORO CHE SONO UNICHE.
TONI DENTICI DA PALERMO
Riferito al reparto di NEUROCHIRURGIA
Diagnosticato a gennaio 2020 in seguito a Risonanza magnetica, provai un forte senso di sconforto e solitudine. Mille domande inespresse: potrò aiutare i miei figli a realizzarsi?..potrò essere nonna?..tornerò a ballare e cantare? potrò tornare sulla mbike? ..potrò esprimere ancora i miei talenti creativi?...potrò viaggiare per visitare ciò che ancora non sono riuscita a vedere?
Mi sono ritrovata a dover scegliere e decidere per la mia stessa Vita...proprio Io che per tutta l’esistenza mi ero occupata principalmente degli altri. Sono stata colta da un profondo senso di sconforto e inadeguatezza (pensavo : “come lo dico ai miei figli? L’ultima cosa che volevo era distrarli dai loro obiettivi... consapevole che non esiste età per veder soffrire il proprio genitore) e dalla volontà di non voler pesare su nessuno.
Dai medici biellesi venni indirizzata ad eseguire visita neurochirurgica presso l’Istituto neurologico Carlo Besta o presso il Policlinico in Milano.
Dopo le visite feci una breve ricerca (ringrazio “internet” che se usato con intelligenza è di grande aiuto) hp scelsto l’Istituto Neurologico Carlo Besta perché utilizzano tecniche interventistiche all’avanguardia (in sede di visita proponevano di eseguire intervento in posizione seduta con testa inclinata per prevenire alcuni dei maggiori postumi), per la loro professionalità, accuratezza e semplicità con cui mi hanno illustrato l''intervento e perché mi sono sentita accolta, ascoltata e rassicurata.
Ricordo che in sede di pre-ricovero stilai l’elenco dei possibili postumi post-intervento, ma appena uscita dagli ambulatori decisi di stracciarlo e di non farne parola con nessuno per non fissare nella mente e non sentire nel corpo le emozioni che ne scaturivano.
Ho dovuto scegliere di “affidarmi“, proprio Io che come dice Michele Bravi nella sua canzone “Il diario degli errori”: “Ho sempre fatto tutto in un modo solo mio...poche volte ho dato ascolto a chi dovevo dare retta, ma non ne ho tenuto conto, ho sempre avuto troppa fretta…”. Trovate le giuste parole per spiegarlo ai miei figli, decisi di cogliere questa malattia come un’opportunità di crescita, mi concentrai sulla “fase operativa/organizzativa e nelle settimane precedenti l’intervento organizzai per bene tutto e con la forza d’animo che mi contraddistingue andavo dicendo a tutti : “qui non muore nessuno...vado, me lo tolgono e torno!”
Intervento eseguito i primi di marzo 2020 dall’equipe di Neurochirurgia I, con OTTIMO ESITO, nonostante la grossa lesione espansiva con componente cistica. In seguito all’intervento rispetto ai molti possibili esiti illustrati in sede di pre-ricovero, riportavo solo lieve diplopia in tutte le direzioni, lieve ipostenia all’emisoma sinistro e deficit equilibrio. Ero ancora IO e provavo un forte senso di GRATITUDINE verso i chirurghi che avevano messo a mia disposizione il loro “genio” ed il loro “talento” .
Sono da 28 anni Operatore Socio Sanitario ed ho riconosciuto all’interno dell’Istituto Besta l’alta formazione di tutti gli operatori e la dedizione per un lavoro stressante/logorante come quello dedicato alla cura dei pazienti (consapevole che ogniuno di noi, messo a dura prova in un momento così drammatico, si trasforma in un’individuo tutt’altro che “paziente”).
Nelle mie tragiche esperienze di salute posso dire che fa la differenza trovare Medici in grado di spiegare la diagnosi e motivare l’intervento con padronanza, calma e fermezza e che illustrando i pro e i contro in totale onestà e senza perdere l’accoglienza e l’ascolto di cui noi “pazienti” abbiamo assoluta necessità. Così ho potuto evitare di entrare nel panico di una diagnosi infausta.
Ricordo con il sorriso quando uno dei medici mi disse “le apriamo una finestra alla base del cranio...ma poi ...la richiudiamo!” ora mi piace dire “che a marzo mi hanno aperto una finestra sul cervelletto, ma che da gennaio se n’era già aperta una in fronte che mi consente di vedere con lucidità i miei errori passati e mi dona la consapevolezza dell’unicità dell’esperienza di Vita e che tutto si può superare se non ci scoraggiamo e lottiamo per risollevarci e rimanere VIVI!
Ricordo quando mi dissero: “dopo l’intervento le faremo fare una visita oncologica di conoscenza così da creare già il contatto per intervenire all’occorrenza tempestivamente con eventuali terapie, ma non occorre preoccuparsi perché attenderemo l’istologico” ...beh il dott. Di Meco aveva centrato la diagnosi da subito – Emanigioblastoma benigno.
Ringrazio con riconoscenza tutti i Chirurghi/Medici/Infermieri/Oss/Inservienti/Segretari e tutto il personale del reparto di Neurochirurgia 1, del prericovero, di radiologia, laboratorio analisi e della direzione medica - in modo particolare il Dr. Di Meco, il Dr. Perin Alessandro e la Dott.ssa Fanizzi Claudia.
Seguo con lo stesso rispetto e cura con cui mi vengono impartite, le indicazioni del Neurochirurgo Dr. Perin Alessandro che oggi segue il mio caso con empatia, pazienza e dedizione.
Concludo dicendo che sono felice di essere ancora in grado di aiutare i miei figli a realizzarsi, di aver ripreso il canto già nei giorni successivi l’intervento. Il percorso di recupero è ancora in salita (devo ancora recuperare in parte i deficit di diplopia e di equilibrio), ma la determinazione e la resilienza mi spingono ad andare avanti, adattarmi e migliorare.
Farò del mio meglio per tornare presto a ballare, viaggiare, a sedere sul sellino della mia mbike ed a fare tutto ciò che esprime al meglio me stessa ed i miei talenti.
Grazie!
BI Rossana
Diagnosticato a gennaio 2020 in seguito a Risonanza magnetica, provai un forte senso di sconforto e solitudine. Mille domande inespresse: potrò aiutare i miei figli a realizzarsi?..potrò essere nonna?..tornerò a ballare e cantare? potrò tornare sulla mbike? ..potrò esprimere ancora i miei talenti creativi?...potrò viaggiare per visitare ciò che ancora non sono riuscita a vedere?
Mi sono ritrovata a dover scegliere e decidere per la mia stessa Vita...proprio Io che per tutta l’esistenza mi ero occupata principalmente degli altri. Sono stata colta da un profondo senso di sconforto e inadeguatezza (pensavo : “come lo dico ai miei figli? L’ultima cosa che volevo era distrarli dai loro obiettivi... consapevole che non esiste età per veder soffrire il proprio genitore) e dalla volontà di non voler pesare su nessuno.
Dai medici biellesi venni indirizzata ad eseguire visita neurochirurgica presso l’Istituto neurologico Carlo Besta o presso il Policlinico in Milano.
Dopo le visite feci una breve ricerca (ringrazio “internet” che se usato con intelligenza è di grande aiuto) hp scelsto l’Istituto Neurologico Carlo Besta perché utilizzano tecniche interventistiche all’avanguardia (in sede di visita proponevano di eseguire intervento in posizione seduta con testa inclinata per prevenire alcuni dei maggiori postumi), per la loro professionalità, accuratezza e semplicità con cui mi hanno illustrato l''intervento e perché mi sono sentita accolta, ascoltata e rassicurata.
Ricordo che in sede di pre-ricovero stilai l’elenco dei possibili postumi post-intervento, ma appena uscita dagli ambulatori decisi di stracciarlo e di non farne parola con nessuno per non fissare nella mente e non sentire nel corpo le emozioni che ne scaturivano.
Ho dovuto scegliere di “affidarmi“, proprio Io che come dice Michele Bravi nella sua canzone “Il diario degli errori”: “Ho sempre fatto tutto in un modo solo mio...poche volte ho dato ascolto a chi dovevo dare retta, ma non ne ho tenuto conto, ho sempre avuto troppa fretta…”. Trovate le giuste parole per spiegarlo ai miei figli, decisi di cogliere questa malattia come un’opportunità di crescita, mi concentrai sulla “fase operativa/organizzativa e nelle settimane precedenti l’intervento organizzai per bene tutto e con la forza d’animo che mi contraddistingue andavo dicendo a tutti : “qui non muore nessuno...vado, me lo tolgono e torno!”
Intervento eseguito i primi di marzo 2020 dall’equipe di Neurochirurgia I, con OTTIMO ESITO, nonostante la grossa lesione espansiva con componente cistica. In seguito all’intervento rispetto ai molti possibili esiti illustrati in sede di pre-ricovero, riportavo solo lieve diplopia in tutte le direzioni, lieve ipostenia all’emisoma sinistro e deficit equilibrio. Ero ancora IO e provavo un forte senso di GRATITUDINE verso i chirurghi che avevano messo a mia disposizione il loro “genio” ed il loro “talento” .
Sono da 28 anni Operatore Socio Sanitario ed ho riconosciuto all’interno dell’Istituto Besta l’alta formazione di tutti gli operatori e la dedizione per un lavoro stressante/logorante come quello dedicato alla cura dei pazienti (consapevole che ogniuno di noi, messo a dura prova in un momento così drammatico, si trasforma in un’individuo tutt’altro che “paziente”).
Nelle mie tragiche esperienze di salute posso dire che fa la differenza trovare Medici in grado di spiegare la diagnosi e motivare l’intervento con padronanza, calma e fermezza e che illustrando i pro e i contro in totale onestà e senza perdere l’accoglienza e l’ascolto di cui noi “pazienti” abbiamo assoluta necessità. Così ho potuto evitare di entrare nel panico di una diagnosi infausta.
Ricordo con il sorriso quando uno dei medici mi disse “le apriamo una finestra alla base del cranio...ma poi ...la richiudiamo!” ora mi piace dire “che a marzo mi hanno aperto una finestra sul cervelletto, ma che da gennaio se n’era già aperta una in fronte che mi consente di vedere con lucidità i miei errori passati e mi dona la consapevolezza dell’unicità dell’esperienza di Vita e che tutto si può superare se non ci scoraggiamo e lottiamo per risollevarci e rimanere VIVI!
Ricordo quando mi dissero: “dopo l’intervento le faremo fare una visita oncologica di conoscenza così da creare già il contatto per intervenire all’occorrenza tempestivamente con eventuali terapie, ma non occorre preoccuparsi perché attenderemo l’istologico” ...beh il dott. Di Meco aveva centrato la diagnosi da subito – Emanigioblastoma benigno.
Ringrazio con riconoscenza tutti i Chirurghi/Medici/Infermieri/Oss/Inservienti/Segretari e tutto il personale del reparto di Neurochirurgia 1, del prericovero, di radiologia, laboratorio analisi e della direzione medica - in modo particolare il Dr. Di Meco, il Dr. Perin Alessandro e la Dott.ssa Fanizzi Claudia.
Seguo con lo stesso rispetto e cura con cui mi vengono impartite, le indicazioni del Neurochirurgo Dr. Perin Alessandro che oggi segue il mio caso con empatia, pazienza e dedizione.
Concludo dicendo che sono felice di essere ancora in grado di aiutare i miei figli a realizzarsi, di aver ripreso il canto già nei giorni successivi l’intervento. Il percorso di recupero è ancora in salita (devo ancora recuperare in parte i deficit di diplopia e di equilibrio), ma la determinazione e la resilienza mi spingono ad andare avanti, adattarmi e migliorare.
Farò del mio meglio per tornare presto a ballare, viaggiare, a sedere sul sellino della mia mbike ed a fare tutto ciò che esprime al meglio me stessa ed i miei talenti.
Grazie!
Riferito al reparto di NEUROCHIRURGIA
non so che dire dopo aver girato 4 ospedali in puglia per 4 anni mi anno indicato un prof. del besta o prenotato una visita a pagamento 5 minuti
euro 500 e il dott. mi a messo in lista,, peccato perche non si ricorda di avermi visitato o trovato un altro ospedale e in un mese mi hanno chiamato
adesso sto bene e il trigemino lo dimenticato. Che dire una delusione con il prof. F.
Giuseppe Faggiano
non so che dire dopo aver girato 4 ospedali in puglia per 4 anni mi anno indicato un prof. del besta o prenotato una visita a pagamento 5 minuti
euro 500 e il dott. mi a messo in lista,, peccato perche non si ricorda di avermi visitato o trovato un altro ospedale e in un mese mi hanno chiamato
adesso sto bene e il trigemino lo dimenticato. Che dire una delusione con il prof. F.
Riferito al reparto di NEUROLOGIA
IN GIORNATA HO EFFETTUATO TUTTI GLI ESAMI DI ROUTINE.
IN DATA 17/10/2019 HO SUBITO L''INTERVENTO DI CUI SOPRA CON MEDICO OPERANTE DOTT. SERGIO VISINTINI.
CON LA PRESENTE INTENDO RINGRAZIARE PUBBLICAMENTE TUTTO IL PERSONALE SANITARIO ED AMMINISTRATIVO DEL PRE- RICOVERO. IL PERSONALE SANITARIO DEL REPARTO NCH "A" IL CAPO SALA SIGNOR CAMPANELLA. I MEDICI E PARAMEDICI DELLA SALA OPERATORIA, QUELLA DOLCE ANESTESISTA CHE RISPONDE COME COGNOME DOTT.SSA PARLATO CHE CON QUALCHE MINUTO PRIMA DELL''INTERVENTO CON LA SERIETA'' E CONOSCENZA PROFESSIONALE . MI HA FATTO DIMENTICARE DI TROVARMI IN S.O.
ADESSO ARRIVO AL RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE: SERGIO VISINTINI.
HO AVUTO IL PIACERE DI CONOSCERE IL DOTT. VISINTINI UN LONTANO GIUGNO 2011 IN OCCASIONE DI UNA MIA VISITA PER CERVICOBRACALGIA.
HO CAPITO SUBITO DI TROVARMI DI FRONTE AD UN GRANDE NEUROCHIRURGO... DOTATO DI IMMENSA PROFESSIONALITA'', SENZA "FUMI PER LA TESTA E SENZA ARIE ".
UN GRANDE UOMO CHE SA ASCOLTARE E FA PARLARE IL PAZIENTE, CON QUEL SORRISO E QUELLA PACATEZZA DI LINGUAGGIO INFONDE UNA FIDUCIA INFINITA.
DOTT. VISINTINI PER ME E'' E RIMANE SPECIALE.
CON AFFETTO E GRATITUDINE NEI CONFRONTI DI VOI TUTTI.
CONTINUO E CONTINUERO'' SEMPRE A PARLARE DEL BESTA QUALE STRUTTURA OSPEDALIERA D''ECCELLENZA IN ITALIA
TONI DENTICI DA PALERMO
antonino DENTICI
IN GIORNATA HO EFFETTUATO TUTTI GLI ESAMI DI ROUTINE.
IN DATA 17/10/2019 HO SUBITO L''INTERVENTO DI CUI SOPRA CON MEDICO OPERANTE DOTT. SERGIO VISINTINI.
CON LA PRESENTE INTENDO RINGRAZIARE PUBBLICAMENTE TUTTO IL PERSONALE SANITARIO ED AMMINISTRATIVO DEL PRE- RICOVERO. IL PERSONALE SANITARIO DEL REPARTO NCH "A" IL CAPO SALA SIGNOR CAMPANELLA. I MEDICI E PARAMEDICI DELLA SALA OPERATORIA, QUELLA DOLCE ANESTESISTA CHE RISPONDE COME COGNOME DOTT.SSA PARLATO CHE CON QUALCHE MINUTO PRIMA DELL''INTERVENTO CON LA SERIETA'' E CONOSCENZA PROFESSIONALE . MI HA FATTO DIMENTICARE DI TROVARMI IN S.O.
ADESSO ARRIVO AL RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE: SERGIO VISINTINI.
HO AVUTO IL PIACERE DI CONOSCERE IL DOTT. VISINTINI UN LONTANO GIUGNO 2011 IN OCCASIONE DI UNA MIA VISITA PER CERVICOBRACALGIA.
HO CAPITO SUBITO DI TROVARMI DI FRONTE AD UN GRANDE NEUROCHIRURGO... DOTATO DI IMMENSA PROFESSIONALITA'', SENZA "FUMI PER LA TESTA E SENZA ARIE ".
UN GRANDE UOMO CHE SA ASCOLTARE E FA PARLARE IL PAZIENTE, CON QUEL SORRISO E QUELLA PACATEZZA DI LINGUAGGIO INFONDE UNA FIDUCIA INFINITA.
DOTT. VISINTINI PER ME E'' E RIMANE SPECIALE.
CON AFFETTO E GRATITUDINE NEI CONFRONTI DI VOI TUTTI.
CONTINUO E CONTINUERO'' SEMPRE A PARLARE DEL BESTA QUALE STRUTTURA OSPEDALIERA D''ECCELLENZA IN ITALIA
TONI DENTICI DA PALERMO
Riferito al reparto di NEUROCHIRURGIA
Per Sempre grata,
Amelia Marsico
amelia marsico
Per Sempre grata,
Amelia Marsico
Riferito al reparto di NEUROCHIRURGIA
Andrea Paolucci
Riferito al reparto di NEUROCHIRURGIA
Dopo anni di comprovata farmacoresistenza, più due gravi episodi di farmacointolleranza, faccio una ennesima visita con il primario che, valutando la farmacoresistenza, indica 3 tipi di interventi chirurgici, visto che l''intervento di decompressione micro vascolare subìta nel 2013 (più farmacoresistenza) non ha avuto alcun buon esito. I tre interventi proposti erano: 1) Compressione del ganglio di gaiser con palloncino, 2) intervento di neurostimolazione, 3) intervento di neuromodulazione DBS stimolazione cerebrale profonda. Il giorno del ricovero, con mio stupore mi ritrovo nuovamente ricoverato nella Neurologia 3 e ho saputo fin da subito che non ero li per una delle tre terapie chirurgiche indicate, ma che volevano provare ancora altri farmaci nonostante io mi fossi già sentito male con gli ultimi 2 trattamenti farmacologici, in cui si sono presentate vertigini parossistiche con vomito, alterazione ormonale FT3, alterazione Litiemia, con conseguenza crisi di panico, aritmie cardiache 130-140 battiti a riposo e perdita di appetito totale per più di 15 giorni, con conseguenza calo di peso in pochi giorni e cefalea secondaria dovuto al disturbo del panico. Il direttore generale il giorno del ricovero mi ha spiegato che non era intenzione loro farmi un altro intervento, perchè secondo lui poteva non funzionare, cosa che io non credo visto che il primario me lo aveva invece indicato e con ottimismo. Ad ogni modo, morale della favola, il direttore generale ha impedito secondo me la mia unica possibilità di poter tornare ad una vita normale, perchè voleva tentare ancora l''approccio farmacologico. A quel punto io non ho piu voluto, perchè dopo le 2 farmacointolleranze non voglio correre più rischi di avere problemi secondari, oltre a quello della cefalea trigeminale, e cercherò qualcuno con più volontà a risolvere il mio problema con la chirurgia. Non ho più una vita normale da ben quasi 17 anni, mi è dispiaciuto arrivare a questo punto, anche perchè nutrivo grandi speranze in loro, ma purtroppo non è andata cosi, sono rimasto estremamente deluso.
@emanuele
Dopo anni di comprovata farmacoresistenza, più due gravi episodi di farmacointolleranza, faccio una ennesima visita con il primario che, valutando la farmacoresistenza, indica 3 tipi di interventi chirurgici, visto che l''intervento di decompressione micro vascolare subìta nel 2013 (più farmacoresistenza) non ha avuto alcun buon esito. I tre interventi proposti erano: 1) Compressione del ganglio di gaiser con palloncino, 2) intervento di neurostimolazione, 3) intervento di neuromodulazione DBS stimolazione cerebrale profonda. Il giorno del ricovero, con mio stupore mi ritrovo nuovamente ricoverato nella Neurologia 3 e ho saputo fin da subito che non ero li per una delle tre terapie chirurgiche indicate, ma che volevano provare ancora altri farmaci nonostante io mi fossi già sentito male con gli ultimi 2 trattamenti farmacologici, in cui si sono presentate vertigini parossistiche con vomito, alterazione ormonale FT3, alterazione Litiemia, con conseguenza crisi di panico, aritmie cardiache 130-140 battiti a riposo e perdita di appetito totale per più di 15 giorni, con conseguenza calo di peso in pochi giorni e cefalea secondaria dovuto al disturbo del panico. Il direttore generale il giorno del ricovero mi ha spiegato che non era intenzione loro farmi un altro intervento, perchè secondo lui poteva non funzionare, cosa che io non credo visto che il primario me lo aveva invece indicato e con ottimismo. Ad ogni modo, morale della favola, il direttore generale ha impedito secondo me la mia unica possibilità di poter tornare ad una vita normale, perchè voleva tentare ancora l''approccio farmacologico. A quel punto io non ho piu voluto, perchè dopo le 2 farmacointolleranze non voglio correre più rischi di avere problemi secondari, oltre a quello della cefalea trigeminale, e cercherò qualcuno con più volontà a risolvere il mio problema con la chirurgia. Non ho più una vita normale da ben quasi 17 anni, mi è dispiaciuto arrivare a questo punto, anche perchè nutrivo grandi speranze in loro, ma purtroppo non è andata cosi, sono rimasto estremamente deluso.
Riferito al reparto di NEUROLOGIA
O3/2018
Dimesso dopo aver sostenuto una decompressione al canale del midollo. stenosi cervicale c5 c6 dove
sono ancora in fase di riabilitazione e recupero, ma da subito ho sentito che qual''cosa in me stava cambiando.
Dita delle mani e sensibilita'' agli avambracci che da un paio di anni a questa parte non sentivo piu'', anno cominciato a comunicare con una senzazione di forte calore.
Tuttora ogni giorno che passa sembra avere piccole migliorie anche in estensione delle dita.
La mia situazione pero'' peggiorava a livello arti inferiori dove ogni giorno sentivo perdere la forza ed il controllo alle gambe.
Stenosi lombare, gia'' valutata in precedenza, nessuna sensibilita'' dal ginocchio fino alle dita dei piedi parestesia bilaterale.
Pensavo di comandare le gambe ma mi resi conto che non riuscivo ad alzare i piedi in maniera tale da superare un ostacolo, in auto pensavo di aver posto il piede sul pedale del freno e invece ho provato mancarlo piu'' di una volta.
Disperato ho capito che da li a poco non camminavo piu''.
05/2018 vengo sottoposto alla decompressione del canale bilaterale L4 L5 stenosi lombare.
Il giorno dopo stessa sensazione di forte calore distribuito su tutti gli arti inferiori.
Il bello che dopo due giorni ho percepito che la cervicale comunicava con la lombare migliorando sensibilmente la forza delle mani. mi sono caricato, avevo intrapreso la strada giusta per la guarigione.
Forse ho aspettato un po troppo !! mai sottovalutare situazione dove giorno dopo giorno senti perdere la sensibilita agli arti. E chiaro che piu'' tempo stai in quelle condizioni e piu'' tempo hai bisogno per recuperare, ma ci stiamo lavorando.
Un grande ringraziamento lo voglio fare al DR. Ivano Dones e DR. Angelo Franzini che hanno collaborato per questo intervento chirurgico, Un Lode grande degno della L maiuscola va a tutto lo staff del DR. Dones e DR. Franzini dove senza attese inutili e cordinazione all'' accoglienza e preparazione agli esami preliminari sono stati impeccabili.
Un meritevole ringraziamento ai medici specializzati Anestesista e Neurochirurgo molto professionali !.
Istituto Carlo BESTA centenario e centro leader nelle neuroscienze a livello Mondiale
Eccellenza e fiore all''occhiello di questa ITALIA strana!.
Manca solo un NOBEL.
Grazie
Massimo Verde
Massimo Verde
O3/2018
Dimesso dopo aver sostenuto una decompressione al canale del midollo. stenosi cervicale c5 c6 dove
sono ancora in fase di riabilitazione e recupero, ma da subito ho sentito che qual''cosa in me stava cambiando.
Dita delle mani e sensibilita'' agli avambracci che da un paio di anni a questa parte non sentivo piu'', anno cominciato a comunicare con una senzazione di forte calore.
Tuttora ogni giorno che passa sembra avere piccole migliorie anche in estensione delle dita.
La mia situazione pero'' peggiorava a livello arti inferiori dove ogni giorno sentivo perdere la forza ed il controllo alle gambe.
Stenosi lombare, gia'' valutata in precedenza, nessuna sensibilita'' dal ginocchio fino alle dita dei piedi parestesia bilaterale.
Pensavo di comandare le gambe ma mi resi conto che non riuscivo ad alzare i piedi in maniera tale da superare un ostacolo, in auto pensavo di aver posto il piede sul pedale del freno e invece ho provato mancarlo piu'' di una volta.
Disperato ho capito che da li a poco non camminavo piu''.
05/2018 vengo sottoposto alla decompressione del canale bilaterale L4 L5 stenosi lombare.
Il giorno dopo stessa sensazione di forte calore distribuito su tutti gli arti inferiori.
Il bello che dopo due giorni ho percepito che la cervicale comunicava con la lombare migliorando sensibilmente la forza delle mani. mi sono caricato, avevo intrapreso la strada giusta per la guarigione.
Forse ho aspettato un po troppo !! mai sottovalutare situazione dove giorno dopo giorno senti perdere la sensibilita agli arti. E chiaro che piu'' tempo stai in quelle condizioni e piu'' tempo hai bisogno per recuperare, ma ci stiamo lavorando.
Un grande ringraziamento lo voglio fare al DR. Ivano Dones e DR. Angelo Franzini che hanno collaborato per questo intervento chirurgico, Un Lode grande degno della L maiuscola va a tutto lo staff del DR. Dones e DR. Franzini dove senza attese inutili e cordinazione all'' accoglienza e preparazione agli esami preliminari sono stati impeccabili.
Un meritevole ringraziamento ai medici specializzati Anestesista e Neurochirurgo molto professionali !.
Istituto Carlo BESTA centenario e centro leader nelle neuroscienze a livello Mondiale
Eccellenza e fiore all''occhiello di questa ITALIA strana!.
Manca solo un NOBEL.
Grazie
Massimo Verde
Riferito al reparto di NEUROCHIRURGIA
Barbara R
Riferito al reparto di NEUROCHIRURGIA